Opera in vetrina
“Aizzata e quindi doma, l’indole nostra dai tendini rigonfi.”
Affresco su tela (1956)
Dimensioni: 101 x 121
Tematica: Il pittore, la campagna gli animali.
Da “I segni dei sogni”
Werther Morigi condisce le sue opere col sugo della vita, i sapori perduti di vernacolo vegetale colgono il mondo astratto e concreto della materia e dell’aria, del lavoro e dei sogni e lo rendono spettacolo degli occhi. Viene a prenderci dall’inferno contemporaneo dei non-valori; con la saggezza degli occhi e l’estro dei pennelli gocciolanti la vita è capace di estetiche levitazioni. Diviene lirico, di chi come me è fondamentalmente uno storico, stimola fame volontaria e involontaria, sazia appetiti esistenziali e fuggenti. Encausta eternità nelle particelle della juta, ci rende figli delle nostre visioni, amanti dei colori immensamente scontati, collezionisti di segni. L’iniziazione ha l’odore di emozioni materne, la creazione si ammanta di atmosfere egocentriche, non nascerà mai un altro uomo uguale.
Piero Camporesi 1971